• Lunedì

    Chiuso

  • Martedì

    09:00 - 13:00

  • Mercoledì

    09:00 - 19:30

  • Giovedì

    09:00 - 13:00 - 15:30 - 19:30

  • Venerdì

    09:00 - 19:30

  • Sabato

    09:00 - 19:30

  • Domenica

    Chiuso

Seguici su

Cristian Nanni

Moda e pettinature: riga centrale o laterale?

Le ragazze che amano sperimentare o decidono di cambiare taglio o pettinatura, irrimediabilmente, si trovano di fronte allo stesso dilemma: da che parte fare la riga? Lo stesso interrogativo ha interessato le generazioni precedenti alla loro, eppure stavolta la risposta delle appartenenti alla Generazione Z (nate tra il 1997 e il 2012), sembra nettamente a favore della posizione centrale. Sembra, appunto. Perché quando si parla di moda non è mai detta l’ultima parola e a volte basta un volto noto che sfoggia una tendenza differente per invertire la rotta. È esattamente quello che ha fatto Zendaya, esibendo in numerose occasioni una riga laterale che ha smentito palesemente la convinzione delle native digitali che questo tipo di pettinatura invecchi. Di seguito entreremo maggiormente nel merito di questo dibattito.

La moda della Generazione Z: la riga centrale

Il mondo moderno è profondamente intriso dalla connettività e dalla digitalizzazione, che sempre e ovunque accompagnano i ragazzi, spesso fornendo loro anche molti modelli o spunti per quanto concerne il lifestyle, il beauty, la cosmesi e, ovviamente, l’hairstyling. Non vi è da stupirsi, dunque, se la moda che ha riportato, dopo la netta prevalenza della riga laterale (quasi un’icona della Generazione Y), il trionfo di quella centrale, sia in realtà una questione di diffusione virale di un trend lanciato da influencer e Zoomer. La conclusione che la riga centrale sia sempre da preferire si basa sul presupposto che, in linea di massima, quella laterale invecchi, e sia dunque da evitare. Al contrario, la riga centrale sarebbe in grado di trasmettere maggiore freschezza, dal momento che risulta meno artificiosa.

Ma è anche vero che proprio la digitalizzazione ha il potere di rimescolare le carte in tavola, e se la principale fautrice del cambiamento è una star del calibro di Zendaya, il gioco è fatto. Apparendo parecchie volte con la riga da parte (una delle ultime occasioni è stata la Paris Fashion Week, durante la sfilata di Valentino), è riuscita a innescare nuovamente il dubbio sulla verità di quanto finora le native digitali avevano sostenuto. L’acconciatura in questione è una chioma sciolta, con effetto wet in corrispondenza dell’attaccatura, che ha reso ancora più evidente la spartizione dei capelli. Zendaya, in questa come in tutte le altre numerose occasioni in cui ha fieramente mostrato la sua riga asimmetrica, ha dimostrato di poter risultare fresca e spontanea in qualsiasi modo, giocando con le messe in piega e l’effetto liscio, riccio o mosso. Insomma, la modella e attrice si è schierata nettamente dalla parte delle Millennials, e la sua impeccabilità è stata così convincente da riaprire il dibattito.

A seguire, altre celebrities idoli della Gen Z hanno seguito le sue orme. Parliamo di Billie Eilish, Maude Apatow o giovanissime modelle come Amelia Gray.

La riga laterale su vari tipi di capelli: come portarla

Quanto accaduto a seguito della presa di posizione di alcune star, ha innescato delle riflessioni che, dopotutto, hanno condotto alla realtà innegabile che la riga laterale sia molto più facilmente adattabile rispetto a quella centrale, che invece non dona a tutte. La riga laterale mostra maggiore compatibilità, dal momento che sta bene con svariate forme del viso.
Inoltre, anche parlando di tagli e forme, la riga laterale è molto più versatile, abbinandosi bene a diverse lunghezze, indipendentemente dal liscio o mosso. In tutti questi casi, è possibile giocare con il volume dei capelli per creare un effetto di maggiore pienezza e movimento, mentre la riga centrale appiattisce molto facilmente la chioma, rendendola all’apparenza più scarna. La possibilità di regolare la posizione in base alle proprie preferenze, conferisce una significativa libertà, modificando in modo consistente le possibilità espressive del viso.
Alla luce di queste considerazioni, non resta che assistere alle prossime evoluzioni dell’annosa questione che riguarda il mondo del beauty: chissà quale sarà l’ennesimo capitolo e se le native digitali cederanno al fascino della moda delle Millennials.