Pageboy cut: il taglio anni ’60 delle celebrities
Pageboy cut: le origini
Il pageboy cut, choppy o taglio da paggetto, è la nuova moda del momento. In auge negli Sessanta e Settanta, l’acconciatura richiamava lo stile dei paggi inglesi del tardo medioevo. Il taglio è molto simile al tradizionale caschetto ma con qualche piccola differenza. Ideale per chiome lisce, l’hairstyle usato su capigliature medio-corte dona volume e carattere anche ai capelli ondulati o ricci, grazie alla caratteristica frangetta alla pari, la lunghezza che accarezza nuca e orecchie e le punte rivolte verso l’interno.
Molto in voga negli anni del “baby boom” (’60), l’hair look originale era a metà tra il taglio a scodella e uno short bob cut con un tocco di creatività che virava vagamente sul bon ton. La versione moderna è altamente personalizzabile e caratterizzata da una sorta di short bob combinato a onde e a colorazioni pop da sperimentare. Il pageboy cut è un taglio che ha già fatto innamorare celeb del calibro di Lyndal Salmon e che conquisterà anche le donne contemporanee che hanno voglia di provare qualcosa di diverso.
Perché provare il pageboy cut
Geometrico ed elegante, il taglio da paggetto è ideale per qualsiasi tipologia di capello, colore e ovale. Popolare negli anni Sessanta e Settanta per la sua versatilità, è costruito ad arte per esaltare le caratteristiche di ogni donna. In effetti, è stato pensato per ammorbidire i lineamenti spigolosi ma anche per dare armonia agli ovali rotondi. Il look comodo e fresco, nasconde perfettamente le orecchie a sventola e la fronte larga, minimizzando gli zigomi alti e il mento spigoloso a V.
Rivisitazioni ultra moderne del pageboy cut
I decenni passano, cambiano le mode e anche il modo di concepire il pageboy cut. Il taglio, provvisto di un pizzico di modernità già da allora, viene riproposto con scalature laterali ma anche frontali. Ad esempio, l’ultima tendenza per questo autunno-inverno è la frangia a tendina oppure scalata. In più ci sono le varie tinte proposte dai professionisti del settore.
Nello specifico hairstylist come Framesi puntano su tonalità di base castane avvalorate da riflessi delicati che esaltano il taglio preciso e dalle linee sinuose. Mark Leeson premia invece i pageboy cut vivacizzati da tocchi alternati di blu, giallo canarino e rosso o le acconciature con riflessi multicolor su tutta la capigliatura. Non mancano i sostenitori del glicine mescolato al biondo e i professionisti che giocano con gli strati di nuance per conferire al taglio a tazza la caratteristica originalità.
Seppure sia un taglio particolarmente adatto alle donne, nel corso dei decenni è stato apprezzato anche dagli uomini. Nei favolosi anni Sessanta, ad esempio, è stato portato in auge da grandi band britanniche come i Beatles e i Rolling Stones. La moda è stata seguita anche da gruppi americani come i Velvet Underground oppure da grandi personaggi come Andy Warhol, regista, produttore, artista e figura di spicco del movimento pop art. Impossibile dimenticare Willy Wonka, il personaggio de La Fabbrica di Cioccolato interpretato nella versione cinematografica da Johnny Depp. L’attore sfoggiava proprio questa acconciatura anche se leggermente più lunga del solito.
Le varianti moderne sono tante e spaziano da tutte le sfumature del viola, a quella platino con frangia regolare, al taglio a tazza corto, fino al mix con il layered bob (costituito da ciocche stratificate di diverse lunghezze che garantisce un look dinamico, fresco e molto giovanile) o il french bob (un taglio medio-corto con frangetta pari ma piena, amato per la bassa manutenzione e perché si adatta bene al viso).